Recensioni

Cosa dicono di me…

Una trama poco convenzionale, a dir poco originale.

Anche solo per questo “La Bambola Venuta Da Lontano” è un romanzo degno di essere letto.

Un romanzo concepito come se non avesse un vero inizio e una vera fine, perché l’uno e l’altra coincidono, sono la stessa cosa, in un circolo magico e profondo.

Dopo averlo letto viene spontaneo un ringraziamento per averci permesso di conoscere un mondo.

Enrico Bistazzoni,

Redattore Editoriale

Valutazioni dell’incipit, “La Bambola Venuta Da Lontano” di alcuni partecipanti al torneo letterario. Quella dell’anonimato dei concorrenti era una condizione, pena l’esclusione, per partecipare al torneo.

Opera molto particolare ed interessante. Lo stile è molto ricco e presenta un’ottima varietà di termini, linguaggi e tecniche narrative.

Trama avvincente, personaggi ben costruiti.

La storia cattura l’attenzione e il modo in cui è raccontata fa venire voglia di andare avanti con la lettura.

Linguaggio consono e ricercato adatto allo stile della storia.

Valutazione di un Autore concorrente, partecipante al Torneo Letterario Io Scrittore 2020

L’incipit gode di un’atmosfera sospesa, quasi favolistica, accentuata dall’incanto con cui la protagonista, Benedetta, guarda la realtà che la circonda.

Un motivo caratteristico appare il contrasto tra le convenzioni del mondo circostante e il microcosmo di Benedetta che costituisce quasi un filtro in grado di purificare la realtà dal pensiero abitudinario (si legge in un passaggio piuttosto significativo:

“Queste convinzioni impacchettate con carta regalo, legate con un indistruttibile fiocco rosso e donate all’effimero vegetare, allo snodarsi del tempo nei secoli, dettavano le leggi del vivere nel susseguirsi delle generazioni”).

Molti i richiami all’esigenza di un pensiero che si svincoli dal conosciuto, dall’ordinario, capace di una rivoluzione interiore e quindi esteriore, tanto da supporre che si tratti di un leit motiv che attraversa l’intero romanzo.

Piuttosto limpido nella stesura, il testo mostra una scrittura sicura, dalla genuina ispirazione lirica…

Valutazione di un Autore concorrente, partecipante al Torneo Letterario Io Scrittore 2020

La scrittrice descrive in modo molto espansivo i pensieri della protagonista e riesce molto bene a trasmettere il flusso di emozioni che la muovono.

La protagonista stessa sembra ben caratterizzata e riesce a creare una buona empatia con il lettore…

Valutazione di un Autore concorrente, partecipante al Torneo Letterario Io Scrittore 2020

Torneo Letterario IO SCRITTORE del 2020

E chi dice che il posto dove finisce il cielo non sia dove ha inizio?

Grazie a Serafina e al suo romanzo ‘La Bambola Venuta Da Lontano’ ho potuto constatare che non è importante il chi, come, con chi, perché! Ecco cosa può influire il nostro percorso di vita.

Il nostro approccio ad essa può cambiare in base al nostro pensiero e il pensiero di Benedetta e la sua storia volevano già vedere lontano, volevano conquistare una libertà tanto desiderata.

Per me è stata una buona lettura, ora lascio a voi giudicare.

Raissa Fontanari

La “bambola venuta da lontano” primo scritto dell’autrice Serafina la Marca è un romanzo che racconta il viaggio di Benedetta, un viaggio di momenti di vita vissuta ma anche di vita interiore, nel suo mondo e nel suo “io”.

Il romanzo è ambientato in due paesi che potrebbero essere e forse sono il contrario l’uno dell’altro, l’antico e il moderno, il passato e il futuro; un piccolo paese della Sicilia e una città della Germania.

L’autrice descrive con tanti dettagli narrativi e descrittivi, tanto da coinvolgerti emotivamente, il suo viaggio per trovare il suo posto nel mondo, il suo viaggio per trovare il suo posto dove finisce il cielo.

La sua trama commuove.

Un diario di ricordi, un’opera di momenti intensi resa singolare dalla presenza di personaggi fantastici, fiabeschi.

Serafina ci regala i suoi ricordi, i suoi pensieri e le sue riflessioni.

Alla fine avremmo fatto il viaggio con lei con le sue speranze e le sue paure.

Quindi aprite questo libro e con lui andate a prendere il vostro treno e andate a cercare il vostro posto dove finisce il cielo! Buona lettura.

Francesca Pontalti

la sua passione: la pesca e il vivere in mezzo alla natura.

Un universo in un universo.

L’universo di una giovane donna siciliana che si va a scontrare con il ‘rispetto’ e ‘l’onore’ di una Sicilia dei tempi passati e con il rispetto e la solidarietà di una Germania da sempre più contemporanea.

Benedetta, la protagonista, ci fa fare un viaggio fisico ma interiore, esistenziale, sociale, sentimentale.

È un libro che si legge con trasporto.

Ti lascerà sicuramente una riflessione da fare.

Angelo Trento

Ho letto il romanzo ‘La bambola Venuta da Lontano’ di Serafina La Marca, sono rimasto entusiasta della scorrevolezza del testo pur avendo, il romanzo, un peso interiore molto forte.

Ho apprezzato molto l’inserimento dei testi poetici alla fine di ogni capitolo.

Complimenti!

Adriano Pontalti

pensionato

“The world stands aside to let anyone pass who knows where he is going“ David Starr Jordan.

Conosco l’autrice, diciamo abbastanza bene e quindi corro il rischio di apparire di parte.

Nonostante questo, anch’io desidero scrivervi la mia personale opinione sul romanzo, umilmente.

Ho letto molti libri con il tema “chi sono, dove vado, come motivarmi, come organizzarmi” e così via.

Bestseller come ”the 7 habits of highly effective people”, “the cafe on the edge of the world”, “the art of war” per citarne alcuni.

Libri validi, belli, ovvio! Però, a mio avviso, rispondono alle domande in forma teorica e lasciano il lettore con il punto interrogativo.

Nel romanzo “La Bambola Venuta Da Lontano” una bambina di 7-8 anni risponde a quelle domande e non solo, ha concetti innati che portano al vero successo.

Come questo è possibile in una bambina fa riflettere e non poco.

La bambina vede aperta la strada che vuole intraprendere, non si lascia intimorire e insegue la sua visione, il suo sogno.

Ci racconta che le difficoltà aiutano a maturare e non a perdersi.

Ci incita a prendere le decisioni che per noi sono importanti, quelle che ci cambiano la vita e che generano vita.

Ci racconta che se siamo disposti a metterci in discussione amplifichiamo e valorizziamo i rapporti interpersonali.

Che il rispetto verso i diversi, i non come noi genera a sua volta rispetto, fiducia, sviluppa in continuazione il nostro patrimonio intellettuale facendo si, che non permettiamo a nessuno di offendere la nostra intelligenza.

Una frase importante di Benedetta, la protagonista, è proprio questa: “Non permettere a nessuno di offendere la tua intelligenza!”.

Non meno importante è il pensiero di Benedetta sulla natura, sugli animali, dal più feroce al più innocuo e insignificante.

La bimba ci racconta dell’equilibrio che possiamo mantenere se siamo capaci di non sconvolgere l’altro, quello del creato; e che tutto ciò non è utopico raggiungerlo: basta solo essere capaci di osservarlo, amarlo, rispettarlo con gli occhi innocenti dei bambini, con la capacità che hanno di vedere che il cielo ha un posto dove finisce e mettersi in cammino per andare alla sua ricerca e li fermarsi

Emmanuele Pietro Salanitro,

Lead Engineer Aerodynamics

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