La Bambola Venuta da Lontano: Un Viaggio Emozionante tra Le Pagine di Serafina La Marca
Serafina La Marca, donna emigrata e scrittrice, si è affermata come una voce autentica nel trattare le problematiche dell’emigrazione. Il suo romanzo “La Bambola Venuta da Lontano” ha conquistato il prestigioso Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile “Divinamente Donna”. Esplorando le profondità di questa intensa esperienza letteraria, scopriremo il talento di Serafina La Marca nel trasmettere emozioni e riflessioni attraverso la sua scrittura.
Serafina La Marca: Donna Emigrata, Scrittrice e Voce delle Problematiche dell’Emigrazione
Serafina La Marca è una donna emigrata che ha trovato nella scrittura la sua voce per affrontare le problematiche dell’emigrazione. Attraverso il suo romanzo, La Bambola Venuta da Lontano, La Marca racconta la storia di una giovane donna che lascia il suo paese natale per cercare una vita migliore altrove. Con grande sensibilità e profondità, l’autrice esplora le difficoltà, le sfide e i sentimenti contrastanti che accompagnano l’emigrazione. Il suo romanzo è stato riconosciuto con il Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile “Divinamente Donna”, confermando la sua abilità nel dare voce alle esperienze delle donne emigrate.
Un Romanzo che Ha Conquistato il Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile ‘Divinamente Donna’
Il romanzo di Serafina La Marca, intitolato “Una Fiaba per adulti: LA BAMBOLA VENUTA DA LONTANO”, ha conquistato il prestigioso Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile “Divinamente Donna”. Questo riconoscimento è stato assegnato al libro in quanto esso rappresenta un’opera letteraria che esplora in maniera intensa le problematiche dell’emigrazione attraverso gli occhi di una donna emigrata. La Marca, con la sua scrittura delicata e incisiva allo stesso tempo, ha saputo raccontare la storia della protagonista con una profondità emotiva che ha colpito la giuria del premio. Il riconoscimento ottenuto dal romanzo di Serafina La Marca dimostra l’importanza della voce femminile nella letteratura contemporanea e l’attenzione che viene rivolta alle tematiche sociali e culturali.
Esplorando le Profondità del Romanzo di Serafina La Marca: Un’Intensa Esperienza Letteraria
Esplorando le profondità del romanzo di Serafina La Marca, ci si immerge in un’esperienza letteraria intensa e coinvolgente. Attraverso “La Bambola Venuta da Lontano”, l’autrice emigrata offre una prospettiva unica sulle problematiche dell’emigrazione, toccando temi di identità, radici e adattamento culturale. La Marca, donna coraggiosa e talentuosa scrittrice, riesce a trasmettere al lettore la complessità delle esperienze di coloro che lasciano il proprio paese d’origine in cerca di una vita migliore altrove. Con una scrittura delicata e ricca di emozioni, il romanzo ha conquistato il prestigioso Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile “Divinamente Donna”, dimostrando l’indiscutibile valore della voce di Serafina La Marca nel panorama letterario contemporaneo.
Attraverso il suo romanzo “La Bambola Venuta da Lontano”, Serafina La Marca ha saputo trasmettere con maestria le problematiche dell’emigrazione, dando voce alle esperienze di tante donne emigrate. Il suo successo nel vincere il Premio Speciale Internazionale Narrativa per la Eccellenza Femminile “Divinamente Donna” dimostra l’importanza di valorizzare le voci femminili nella letteratura contemporanea. Questo ci porta a riflettere sull’importanza di ascoltare le storie delle donne e di come esse possano essere fonte di ispirazione e di conoscenza.
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LA TRAMA DEL ROMANZO
La Sicilia di quegli anni in cui era nata e cresceva la protagonista del romanzo combatteva una battaglia con un nemico impercettibile che erano le vecchie e nuove ideologie a confronto.
Benedetta è la protagonista della storia.
La realtà dove essa cresce è imbevuta di tradizioni millenarie intrecciate di storia di popoli che l’hanno invasa timbrando l’identità del popolo siculo.
È un popolo che alimenta valori per lui irremovibili come lo sono l’onore, la sacralità della struttura famigliare e sociale, nonché la verginità della donna come valore assoluto.
Benedetta cresce nutrita di questo nettare, ma sogna un mondo con infinite possibilità da abbracciare.
Sogna il suo futuro libera da pregiudizi che innalzano confini e presto si rende conto che la sua terra non può venire incontro ai suoi bisogni.
Isolata nel suo mondo psichico sogna ad occhi aperti con l’unica amica che ha: Behla, la sua bambola.
Behla è arrivata nella sua vita da una nazione a lei sconosciuta determinando le sue scelte e regalandole la certezza che il mondo non è solo la realtà del suo paese.
La sua occasione arriva con un ragazzo venuto dalla Germania.
I due giovani si innamorano e va via insieme a lui che funge da trampolino di lancio.
La vita al di fuori le sicurezze di provenienza, tradizioni e cultura di un altro popolo la portano a isolarsi, ma anche a tirare fuori tutto il positivo dalla situazione in cui si trova.
L’emarginazione, dovuta alla non conoscenza della lingua e la conseguente solitudine la porta a circondarsi di altri amici inconsueti: una formichina, un lupo, un fantasma.
Sono loro, che attraverso il loro mondo incontaminato le fanno vedere le infinite possibilità che ha a portata di mano.
Si rende conto che per superare le barriere dell’isolamento deve imparare la lingua del posto dove vive.
Si accorge che la sua Patria di adozione le offre un’altra identità e prospettiva di vita.
Benedetta sperimenta, che la parola solidarietà, la mano tesa, l’incoraggiamento non sono parole teoriche, ma fatti che si ripetono quotidianamente, in silenzio.
Alla fine capisce, che le difficoltà invece che abbatterla hanno fatto di lei una donna libera.
A quel punto decide di ritornare alle origini con il sogno e la speranza di trovare un posto nella terra dove è nata.
L’amore, che arriva nella sua vita inaspettato, riconosce, nel suo stile di vita vissuta controcorrente, l’importanza del confronto, del camminare insieme anche se per strade e culture diverse, si accorge della ricchezza che ha l’andare alla ricerca di mondi sconosciuti per approdare là, dove ci sentiamo a casa, dove ci viene offerta una casa, e quindi rimettersi in discussione e ripartire.
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LA BAMBOLA VENUTA DA LONTANO
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Serafina La Marca Biografia
Serafina La Marca è italiana, di origine siciliana. La vita la porta ad emigrare in Germania, con tutte le difficoltà correlate. Non conoscere la lingua, essere in un ambiente sociale completamente nuovo e diverso da quello di provenienza e soprattutto essere donna.
Come emigrata Serafina ha vissuto le problematiche dello sradicamento, della solitudine, dell’emarginazione.
Ma senza smettere mai di sognare, sperare e tentare di emergere come persona con una propria personalità e una propria storia.
Quando Serafina si è trasferita in Germania esistevano i confini tra le nazioni. E l’Europa unita era un sogno di pochi illuminati.
E i problemi concreti da risolvere si amplificavano. Con tutte le battaglie personali combattute tra infinite difficoltà, non c’era posto per i sogni.
Per non parlare poi dei confini linguistici: si creavano veri e propri ghetti da cui occorreva però uscire per andare avanti.
Il rischio era quello di idealizzare ciò che ci si era lasciato alle spalle, vanificando il costruire il nuovo e perdendo di vista obiettivi e speranze.
Ogni lira guadagnata si spediva in Italia per costruirsi la casetta, immaginando un domani di rientrare con un modesto gruzzoletto.
E questo era l’unico obiettivo, il motore che permetteva di sopravvivere al distacco da famiglia e affetti.
I figli, spesso in età scolastica, venivano lasciati nei luoghi di origine, affidati per lo più ai nonni.
Intanto gli anni passavano, la vita si trascinava tra arrivi e partenze, i figli crescevano, ne nascevano altri e si vivevano realtà concatenate ma distanti.
Per i figli infatti si sceglieva la scuola italiana in previsione del rimpatrio. Sempre secondo quel sogno da realizzare.
Il tempo però non si fermava ad aspettare e scorreva, talvolta correva. E il sogno non si raggiungeva. Ecco perchè oggi molti di quella generazione hanno deciso di lasciare quel sogno nel cassetto. Un cassetto che aprono di tanto in tanto per tenere viva la speranza, per alimentare l’idea che, pur continuando a girare intorno al mondo al passo di una formichina, alla fine sicuramente riusciranno a fermarsi all’ombra del proprio cipresso.
Alla fine si sceglieva la via dello sradicamento.
Nasce così il romanzo di Serafina “LA BAMBOLA VENUTA DA LONTANO”. Libro con cui Serafina ha voluto descrivere uno stralcio di quel mondo. Per chi è lontano da simili problematiche e dolori e affinchè questo sforzo di sacrificio, integrazione e costruzione di una speranza possano essere conosciuti e compresi.
Ha voluto raccontarlo a coloro che amano leggere la realtà nutrita di fantasia. Quella risorsa importante che ci permette di spaziare senza limiti ogniqualvolta sentiamo la necessità di evadere dal quotidiano per avventurarci e vivere nel mondo perfetto, immaginato, creato da noi.
Ha voluto scriverlo anche per quelli come lei. Per dire loro che non sono né un fallimento né una vittoria, ma persone che hanno portato nel mondo le proprie origini e tradizioni, la loro cultura, la loro fede, la loro incredibile capacità di emergere dagli abissi. E vincere così la loro personale battaglia.
Così Serafina è conosciuta, come autrice del romanzo “LA BAMBOLA VENUTA DA LONTANO”: una donna emigrata e poi diventata scrittrice per il suo sogno di vita. E per quello di tanti.
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